Informazioni essenziali sull’emicrania

L’emicrania è il mal di testa più rilevante per diffusione, complessità clinica multifattorialità e conseguenze socio-economiche.
Si manifesta sotto forma di attacchi periodici intervallati da uno stato di relativo benessere.
L’emicrania è la prima categoria delle cefalee primarie, così denominate poiché possono essere considerate come “patologie a se stanti” in cui è difficile individuare cause specifiche immediatamente identificabili.
Si suddivide in due grossi sottogruppi: emicrania con aura ed emicrania senza aura. In questa patologia è riscontrabile clinicamente una sequenza caratterizzata da quattro fasi che si susseguono in questo ordine:

  1. FASE DEI PRODROMI
    Non sempre presente, è caratterizzata da un mutevole e composito corteo sintomatologico: sbadigli, astenia, umore triste, irritabilità, sonnolenza fastidiosa, difficoltà di concentrazione etc.
  2. FASE DELL’AURA
    E’ presente solo nell’emicrania con aura e consiste in disturbi che riguardano la funzionalità visiva.
  3. FASE DEL DOLORE
    L’attacco emicranico è caratterizzato da un dolore intenso di tipo pulsante, che tende a localizzarsi lentamente nella parte anteriore o su un lato della testa. Il dolore può cambiare posizione e aumentare progressivamente di intensità e, il più della volte, finisce per coinvolgere la fronte e le tempie. Il dolore si può accompagnare a nausea, vomito, insofferenza per rumori-luce-odori, vertigini etc.
  4. FASE DI REMISSIONE
    Durante questa fase, che può durare alcuni giorni, si nota la copresenza di un evidente miglioramento e di strascichi sintomatologici combinati e rilevabili nelle fasi precedenti; spesso è presente l’eliminazione di una abbondante quantità di urina.

Sofferenze della persona emicranica

L’emicrania è una vera e propria tragedia individuale e sociale che colpisce, in primo luogo, la persona che ne è affetta, ma, anche, di riflesso, il suo entourage familiare e la cerchia delle amicizie e delle conoscenze.
L’emicrania è, infatti, una patologia sistemica perché coinvolge tutto l’organismo alterando la funzionalità del sistema neurovegetativo, affettivo, visivo, cognitivo, motorio e sensoriale.
La durata degli attacchi (molto dolorosi e penosi) che possono protrarsi per alcuni giorni, l’inabilità che ne deriva, la tendenza alla cronicizzazione e l’abuso dei farmaci rendono molto spiacevole la vita della persona cefalalgica. Inoltre, alcune condizioni psicologiche sono tipicamente associate all’emicrania, tra cui la depressione e l’ansia; tali stati emotivi vanno considerati sia come concause che come conseguenze e, come tali, attivano perniciosi circoli viziosi.

Sofferenze economiche derivanti dall’emicrania

L’emicrania è, dunque, un grave stato patologico che interessa ben il 12% della popolazione mondiale; in Italia ne soffrono circa 8 milioni di persone.
E’ una cefalea che colpisce in modo particolare il sesso femminile; infatti, circa il 25 per cento delle donne in età fertile è affetta da questa malattia.
Nella nostra Nazione, a causa dell’emicrania, si perdono, ogni anno, circa 12 milioni di giornate lavorative; ai danni economici derivanti da questa notevole ammanco si aggiungono i costi e l’impegno delle strutture sanitarie relativi alle visite ambulatoriali, alle ospedalizzazioni, agli esami strumentali e di laboratorio e alle terapie.

Cause e concause dell’emicrania

Il punto di vista olistico per cui il distress, inteso nel senso più corretto e completo del termine, possa essere IL PADRE DI TUTTI GLI STATI PATOLOGICI appare trovare una netta conferma nel caso dell’emicrania.
Gli agenti stressanti possono essere suddivisi in due categorie principali che contengono a loro volta due sottocategorie:

  1. AGENTI STRESSANTI ESTERNI:
    a) Agenti stressanti esterni relazionali ed esistenziali come, per esempio, un divorzio, una perdita del lavoro, un trasferimento in un altra località etc.
    b) Agenti stressanti esterni materiali come, per esempio, una scorretta alimentazione, l’uso improprio di farmaci di sintesi, l’inquinamento elettromagnetico etc.
  2. AGENTI STRESSANTI INTERNI:
    a) Agenti stressanti interni relazionali ed esistenziali come, per esempio, la cronicizzazione di conflitti intrapsichici, l’irrigidimento di meccanismi di difesa e di strategie di sopravvivenza etc.
    b) Agenti stressanti interni di origine metabolica e funzionale come, per esempio, un dolore persistente da artropatia, una ipertensione vascolare cronica, uno stato costante di disbiosi intestinale etc.
    Sono moltissimi gli elementi stressanti che sarebbero alla base dell’emicrania; a lungo andare essi determinerebbero un’alterazione del sistema di regolazione del dolore, una maggiore eccitabilità della corteccia cerebrale, un mal funzionamento del tronco encefalico preposto al controllo degli stimoli dolorosi, la disregolazione della fluttuazione dei livelli ormonali durante il periodo mestruale, lo squilibrio di alcuni messaggeri biochimici che agiscono da analgesici naturali.
    A conferma del ruolo del distress c’è l’identificazione di una quantità molto grande di fattori emotivi, materiali, alimentari, ambientali e farmacologici che non solo causano, ma, anche, possono innescare gli attacchi di emicrania.

Donna che cura l'emicrania

Personalizzazione dei trattamenti salutogenetici e terapeutici della emicrania

Inoltre, è bene precisare che la parola emicrania si riferisce a un concetto teorico, mentre la persona che sofferente è un reale individuo caratterizzato dalla sua unicità.
Quando si parla emicrania, quindi, ci si riferisce a un’astrazione costituita da una serie di segni e di sintomi che generalmente appaiono in modo simile ma diverso da persona a persona.
Ognuna di queste persone, ha una costituzione, un patrimonio genetico, una storia esistenziale, uno stile di vita, uno stato di salute complessivo e dei meccanismi etiopatogenetici peculiari. Da questo si evince che i bisogni terapeutici sono necessariamente e rigorosamente da individualizzare.

Aspetti terapeutici e salutistici per la cura della emicrania

Per ciò che riguarda l’intervento sugli aspetti sintomatici della emicrania sono numerose le tipologie di farmaci allopatici utilizzate di cui si riportano alcuni esempi: Beta-bloccanti, Calcio-antagonisti, Antagonisti della Serotonina, Diidroergotamina.
Le caratteristiche dell’ emicrania fanno ipotizzare per essa uno stato di infiammazione e di intossicazione cronico causato da un distress prolungato e correlato a uno squilibrio PsicoNeuroEndocrinoImmunoSomatico (PNEIS).
Dunque, se si vuole curare, efficacemente l’emicrania non ci si può limitare a un intervento sintomatico, ma si può e si deve intervenire contemporaneamente sulle cause prime di questa patologia.
L’intervento curativo naturale, personalizzato e olistico sulla persona affetta da questo tipo di mal di testa si avvale di un insieme coordinato e sinergico di varie discipline terapeutiche.
La Fitoterapia e l’Omeopatia Omotossicologica permettono di produrre un lenimento sintomatico, una benefica disintossicazione, una fisiologica attività di modulazione dell’ infiammazione e un’azione di riequilibro sui meccanismi etiopatogenetici. È, inoltre, da segnalare la possibilità preziosa, con le fiale di rimedi omeopatici omotossicologici, di poter effettuare la OmeoMesoterapia.
 La Terapia Fisiologica di Regolazione nasce dal proficuo connubio di concetti omeopatici e della visione sistemica dell’essere umano con i risultati dell’attuale, e sempre più raffinata, ricerca nell’ambito della Biologia Molecolare. Essa si propone di stimolare, in modo dolce e innocuo, ma proprio per questo molto efficace, i meccanismi di autoregolazione nell’organismo alterato attraverso l’assunzione di rimedi costituiti da molecole fisiologicamente presenti nel nostro corpo e diluite in minime e precise concentrazioni. Si tratta di elementi che regolano il sistema neuro-endocrino-immunitario: i neuropeptidi (messaggeri del sistema nervoso), gli ormoni (messaggeri del sistema endocrino), le citochine (messaggere del sistema immunitario), e i fattori di crescita (molecole che svolgono una funzione di stimolo e di regolazione nei confronti dei tessuti). 
Il Counseling con i Fiori di Bach, offre la possibilità di agire sulle componenti psicologiche che possono concorrere all’eziopatogenesi del mal di testa, ma anche sulle sofferenze esistenziali causate dalla cefalea.
 La Nutraceutica e la Psicoprobiotica con i loro apporti di aminoacidi essenziali, vitamine, minerali, oligoelementi, acidi grassi polinsaturi, antiossidanti, probiotici e prebiotici e complessi enzimatici, riforniscono l’organismo di preziosi elementi nutritivi e contribuiscono al riequilibro della flora intestinale.
Il cavallo di battaglia fondamentale per la terapia del mal di testa sono i Trattamenti Manuali Riflessologici. Tali trattamenti si pongono in perfetta sinergia con tutte le altre terapie; agiscono sul corpo non solo interrompendo, a partire da questo versante, i circoli viziosi, locali e somatopsichici, ma, anche, producendo circoli virtuosi salutogenici. Utilizzo tecniche manuali specifiche, semplici, estremamente collaudate: si tratta di massaggi del viso, massaggi del collo e delle zone contigue e la riflessologia della mano.
All’elencazione delle terapie naturali e olistiche del mal di testa occorre aggiungere alcune indicazioni che riguardano lo stile di vita: per prevenire e curare il mal di testa il medico si deve occupare anche della qualità del sonno del paziente, della sua alimentazione, dell’andamento dell’alvo, delle condizioni di lavoro, delle relazioni sociali e familiari, delle sue attività motorie e sportive etc.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

EMICRANIA: TANTA SOFFERENZA DA CURARE! ultima modifica: 2019-09-30T21:45:51+02:00 da Dott Michele Iannelli
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