Italia infertile

L’Italia ha un record estremamente negativo: è una delle componenti del gruppo di nazioni con il tasso di natalità più basso nel mondo.
Nel 2017 si sono registrate soltanto 7,6 nascite ogni mille abitanti.
Il fenomeno è tanto più preoccupante, poiché si manifesta con virulenza anche in zone d’Italia in cui nei decenni passati il tasso di natalità era molto alto.
Sono numerosissimi i fattori che contribuiscono a determinare questa debacle clamorosa.

Cause economiche, sociali e psicologiche

Un’intricata e sinergica politica contro la famiglia ha prodotto difficoltà finanziarie, incompatibilità tra lavoro e genitorialità, una propaganda contro il matrimonio e la coppia generativa; è stata sparsa a piene mani una velenosa subcultura dell’effimero, della superficialità e dell’evitamento dell’assunzione di responsabilità; non sono state stanziate, inoltre, risorse economiche e sociali a favore della famiglia e del suo potenziale generativo.

Il ruolo delle sostanze tossiche nell’infertilità maschile

Altri elementi molto pericolosi contribuiscono in modo significativo a produrre uno stress generalizzato che diminuisce la fertilità dei maschi italiani.

Un recente studio dell’Institut Marques, che si occupa di riproduzione assistita, ha focalizzato l’attenzione sulla correlazione tra la progressiva diminuzione della quantità e qualità dello sperma dei maschi italiani e l’esposizione ad agenti inquinanti.
Lo studio ha evidenziato la pericolosità di numerose sostanze tossiche in quanto possono inficiare lo sviluppo dei testicoli, la morfologia e la mobilità degli spermatozoi.
Particolare rilievo hanno gli inquinanti organici persistenti, che sono composti chimici che presentano una coriacea resistenza alla decomposizione e una volta dispersi nell’ambiente vi permangono per moltissimi anni.
Essi sono presenti negli alimenti e nell’aria e una volta incorporati si accumulano nelle cellule adipose e nella matrice extra cellulare.
Queste sostanze incombono sia nelle aree industrializzate sia in quelle rurali ove sono presenti forti quantità di pesticidi.
Sulla base di questo studio l’Institut Marques ha dedotto che essendo gli uomini generalmente molto più esposti alle sostanze inquinanti è plausibile ipotizzare che siano più interessati da problemi di infertilità rispetto le donne.

COME PREVENIRE E CURARE L’INFERTILITA’ MASCHILE

È bene nutrirsi il più possibile con cibi biologici al fine di limitare l’ingestione di pesticidi.
Il modo migliore per prevenire e curare i danni provocati dalle sostanze inquinanti è effettuare un mineralogramma per poi determinare una terapia personalizzata riparativa, salutogenetica drenante e disintossicante a base di Integratori alimentariOmeopatici omotossicologici e Fitoterapici.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

FAMIGLIA: INFERTILITA’ MASCHILE DA SOSTANZE TOSSICHE ultima modifica: 2019-04-30T10:34:37+02:00 da Dott Michele Iannelli
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