Medicina del Buon Senso: una irrinunciabile scelta di campo

La NeuroRiflessoTerapia personalizzata è da considerare come una metodologia di cura che rientra in ciò che può essere definita Medicina del Buonsenso.
Pur partendo dal sano presupposto che la medicina è solamente una, cioè quella che fa l’interesse del paziente e non delle multinazionali del farmaco, occorre prendere atto che, a torto o a ragione, alla parola medicina vengono aggiunte molte qualificazioni.
È opportuno, così, esaminare i seguenti appellativi che, pur essendo in qualche modo affini, si differenziano tra loro perché ognuno di essi pone in rilievo una sfaccettatura peculiare del concetto di Medicina del Buonsenso.
Medicina Olistica e Medicina di Segnale: l’essere umano è da considerare nella sua globalità BioPsicoSociale; è un holos, parola greca traducibile con la nozione di sistema globale. La persona è, dunque, un’organizzazione complessa, di natura biochimica ma soprattutto biofisica; in essa tutto è collegato e interagisce con tutto attraverso segnali, materiali e immateriali. Un sistema che, inoltre, è in grado di segnalare a sé stesso e agli altri, l’eventuale condizione di sofferenza attraverso un linguaggio di sintomi e segni; questi non devono essere soppressi con farmaci allopatici poiché sono indicazioni preziosissime da comprendere e trattare interagendo terapeuticamente con le cause e i processi che hanno condotto alla disfunzionalità.
Medicina Naturale e Medicina Biologica: queste due denominazioni concernono due aspetti, in parte sovrapponibili: il primo, l’utilizzo di risorse terapeutiche e salutari naturali (le mani, la parola e la relazione, il mondo vegetale, gli elementi nutrizionali etc.); la seconda il rispetto e la conoscenza delle leggi e della logica che regolano la vita (appunto Medicina Bio-logica).
Medicina Umanistica: una Medicina dell’essere umano e per l’essere umano in cui emerge una visione fondata sulla soggettività e centralità di ogni persona, sul rispetto della libertà e della dignità individuale e sociale, sulla valorizzazione del rapporto tra medico e paziente, sulla personalizzazione della terapia in quanto ogni essere umano è un’irripetibile individualità. Una Medicina in cui il terapeuta è entusiasta e determinato perché sa di operare nel giusto e con metodiche valide e un paziente che è reso consapevole e protagonista.
Medicina della Salutogenesi e Prevenzione: la salutogenesi si occupa, delle “cause della salute”, di “ciò che fa bene” diversamente dalla prevenzione primaria che provvede a evitare e/o eliminare i fattori che sono causa di malattia; si tratta, dunque, di due ottiche differenti ma complementari e sinergiche ed entrambe utilissime, ma fin troppo trascurate dalla così detta medicina ufficiale.

Inquadramento della NeuroRiflessoTerapia Personalizzata

La NeuroRiflessoTerapia personalizzata è collocabile nell’ambito della medicina riflessologica. Essa, è stata intuita, creata, praticata, comprovata scientificamente e insegnata, da circa quaranta anni orsono a tutt’oggi, dal dottor ALDINO BARBIERO da Padova, chirurgo ortopedico e radiologo, nonché profondo conoscitore delle riflesso terapie.
La NeuroRiflessoTerapia personalizzata (detta anche Medicina Punti Dolorosi) localizza le zone cutanee da trattare con stimoli riflessogeni non servendosi di mappe precostituite; essa, infatti, parte dal presupposto che qualsiasi persona, sulla base di domande ben poste da parte del medico, è in grado di indicare intuitivamente le principali zone in cui avverte la “presenza” delle sensazioni disturbanti; per comprendere meglio illustriamo alcuni esempi: una sensazione fastidiosa come se si percepisse la metaforica presenza di un corpo estraneo; uno stato d’animo spiacevole in quanto angoscioso; una disfunzione della normale fisiologia come uno sgradevole rallentamento della digestione; una condizione esistenziale penalizzante caratterizzata da un costante senso di inadeguatezza; un dolore chiaramente percepito come un mal di testa costrittivo e persistente etc.
Le zone cutanee indicate dal paziente sono poi sottoposte dal medico a una definizione che, attraverso manovre manuali, individua con esattezza zone puntiformi e/o dermalgiche infiammate e dolenti da trattare con stimoli riflessogeni meccanici e/o fisici e/o biochimici.

Punti Dolorosi e Dermalgie

Il Punto Doloroso e la Zona Dermalgica possono essere paragonati, metaforicamente, a un terminal di un’autostrada (neurologica e bioenergetica) a due direzioni che, avvalendosi di vari svincoli, conduce anche a percorsi secondari e a intersezioni con importanti crocevia.
Una direzione, va dai settori interiori sofferenti alla cute e ai corrispondenti tessuti sottocutanei. Queste zone si infiammano e si indolenziscono e sulla superficie del corpo si riflette una sorta di “fotografia segnaletica” (la zona dolorosa) che svolge il compito di mettere in luce la sua corrispondenza con i malesseri riferiti dal paziente. 
Fortunatamente, il Punto Doloroso e/o la Dermalgia sono anche la porta d’ingresso per la soluzione del problema; l’altra corsia, che va in direzione contraria (dalla superficie cutanea ai settori interni in sofferenza), può, infatti, veicolare stimoli capaci di mettere in azione e rendere operante una risposta regolante e curativa biochimica/bioenergetica, fortemente personalizzata e innocua, in quanto autoprodotta e specifica. Inoltre, è da sottolineare, in quanto estremamente significativo, che molte volte queste zone, pur essendo indicate intuitivamente con estrema precisione, non sono percepite dal paziente e si svelano solo in fase di definizione da parte del medico rivelando una dolorabilità, spesso sorprendentemente, intensissima. Esse, per questa ragione, sono da considerare elementi di ciò che nell’approccio terapeutico psicodinamico viene denominato preconscio e inconscio. Quest’ultima considerazione ci supporta nell’ apprezzare una delle singolarità della NeuroRiflessoTerapia personalizzata dei Punti Dolorosi: la capacità di fare emergere alla consapevolezza della coppia Terapeuta-Paziente una zonula dolente cruciale attraverso la quale attivare una reazione terapeutica consapevole, mirata, globale e, quindi, profonda.

NeuroRiflessoTerapia Personalizzata: tanti segnali diversi, tanta sinergia terapeutica

Per ottenere una risposta autoterapeutica potente è opportuno stimolare i Punti Dolorosi e le Dermalgie (nell’ambito della stessa seduta e nelle varie sedute di NeuroRiflessoTerapia) con segnali riflessogeni di varia natura: meccanici e/o biofisici e/o biochimici. Occorre, per di più, evidenziare che i Punti Dolorosi, si trovano sempre in uno stato di forte fermento in quanto infiammati; ciò fa sì che agire su essi, non solo ha il valore di una notevole personalizzazione della terapia, ma, anche, il vantaggio di sollecitare una zona già di per sé molto vivace e sensibile in quanto flogistica: è anche per questo che si determina una risposta più forte, veloce e lampante.
La scelta delle metodologie e delle tecniche è amplissima e ciò offre, la possibilità di utilizzare quello che è, nel contempo, più nelle corde del medico e più opportuno per la persona in cura; ecco alcuni esempi tra i più adoperati sulla cute in corrispondenza dei principali Punti e delle Zone Dolorose individuate dal paziente e dal medico: la Neuro Stimolazione Interattiva con ElectroNeuroFeedback (dispositivo derivato dalla Medicina Spaziale Russa che genera impulsi elettromagnetici e modifica i segnali emessi continuamente e in tempo reale sulla base di ciò che rileva), il Soft Laser (innocuo, indolore ed efficace), Manovre Manuali (manipolazioni drenanti, digitopressive, scollanti effettuate direttamente con le mani e/o con l’ausilio del Dermasphere), Mesoterapia con omeopatici iniettabili, Agopuntura riflessogena con aghi ipodermici e con l’ago d’oro riscaldato, la Coppettazione etc. Inoltre, sono da tener presenti due modalità “indirette” quali l’Auricolo Medicina e la Riflessoterapia della Mano (anche in questo caso non seguendo le mappe, ma individuando i punti dolorosi personali).

Effetti della NeuroRiflessoTerapia Personalizzata

La mia esperienza terapeutica mi ha chiaramente fatto toccare con mano che la NeuroRiflessoTerapia è in grado così di ripristinare, durevolmente, l’attivazione e l’equilibrio in ciò che è destabilizzato e, quindi, disfunzionale; lo fa in modo, personalizzato, biopsico/logico, innocuo, valutabile scientificamente, profondo e globale. Essa, infatti, non solo percorre l’intero circuito psiconeuro-somatico/somato-neuropsichico ma interviene sia sugli aspetti materiali (biochimici-molecolari) che su quelli quantistici (biofisici-elettromagnetici) dell’essere umano.
Non ci si deve, perciò, sorprendere se dalla NeuroRiflessoTerapia può sortire un’azione curativa, preventiva e salutogenetica molto ampia rapida e duratura che riguarda quasi tutti gli stati sofferenza, tutti gli apparati corporei e gli aspetti esistenziali.
Ciò, ancor di più, se il medico si avvale, anche, del valore aggiunto offerto dalle preziose indicazioni, relative all’alimentazione e all’attività motoria, della Medicina di Segnale; un’ottica che si pone in modo innovativo, personalizzato e concreto per far sì che ipotalamo, importante e vetusta struttura nervosa autoregolativa, riceva segnali rassicuranti da un punto di vista metabolico.
La NeuroRiflessoTerapia è, per di più, ben integrabile dal Counseling Floriterapeutico che agisce soprattutto sugli aspetti esistenziali e relazionali, dall’Omeopatia Omotossicologica e la Fitoterapia che contribuiscono alla disintossicazione, dalla Nutraceutica che offre energia e rivitalizzazione, dalla Psicoprobiotica che aiuta a ripristinare una corretta flora microbiotica nel “cervello” gastroenterico.

Esempio clinico tratto dalla prassi

A titolo esemplificativo di quanto descritto nei paragrafi precedenti, riporto un caso interessante relativo a una signora di circa 50 anni da me trattato.
Il primo colloquio mette subito in evidenza l’aggravarsi di una sciatalgia nel lato destro che tende ad accentuarsi in posizione eretta e in caso di trasporto di pesi. Nel prosieguo del colloquio emergono varie e gravose criticità esistenziali: innanzitutto un rapporto molto conflittuale con il marito descritto come persona fragile, immatura e incapace, soprattutto nei suoi confronti, di regolare e limitare gli “scatti di rabbia”.
Entrambi sono molto impegnati in coppia e/o singolarmente a gestire attività imprenditoriali e culturali che accumulandosi risultano esageratamente gravose.
Dopo questo primo e molto approfondito colloquio, si decide di iniziare un ciclo di 10 sedute di NeuroRiflessoTerapia (della durata di un’ora e mezza ciascuna) corredato dalla prescrizione di Nutraceutici e Fitoterapici e da una serie di approfondimenti colloquiali da cui scaturiscono indicazioni riguardanti lo stile di vita e l’alimentazione.
Nella prima seduta vengono segnalate dalla paziente, intuitivamente e con il dito indice della mano, i principali Punti e Dermalgie relativi non solo alla “sciatalgia” ma anche alle “tensioni psicologiche e relazionali” e a quelle che lei definisce “cose da dire ma che non vengono mai dette”.
Già dopo 5 applicazioni terapeutiche (nell’ambito delle quali sono stati usati diversi programmi dell’ElectroNeuroFeedback, il Soft laser, l’Agopuntura riflessogena e vari tipi di massaggi manuali) e l’assunzione domiciliare di prodotti naturali, la paziente (dopo l’alternarsi di accentuazioni e diminuzione dei disturbi) riferisce un miglioramento del 50% della sciatalgia in termini di frequenza e intensità degli “attacchi”. Successivamente con l’introduzione nelle ultime sedute anche dell’Ago d’oro riscaldato si arriva al lusinghiero risultato del 90% di miglioramento che viene consolidato e implementato con ulteriori tre sedute di mantenimento con cadenza mensile.

N.B. Per usufruire di una spiegazione completa sulla NeuroRiflessoTerapia personalizzata si può consultare il sito www.neuroriflessoterapiaroma.it; per ricevere, inoltre, informazioni direttamente dal Dott. Michele Iannelli e parlare del proprio caso personale si può telefonare al 3386151031; lasciando un messaggio in segreteria telefonica si verrà ricontattati.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

NEURORIFLESSOTERAPIA PERSONALIZZATA: UN’ONDATA BENEFICA DI SEGNALI ultima modifica: 2022-05-30T11:09:50+02:00 da Dott Michele Iannelli
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