“Il dolore è come un amico sincero: ti mette a confronto con scomode verità che ti riguardano; ti fa soffrire, ma, se lo ascolti veramente, cambia in meglio la tua esistenza… e, in certi casi, ti salva la vita.”

– Michele Iannelli

Il dolore ci salva!

Il dolore è un’esperienza sensoriale soggettiva percepita dalla persona come una condizione sgradevole; questa importantissima funzione avviene attraverso articolati e molteplici meccanismi che impegnano la globalità PsicoNeuroEndocrinoImmunoSomatica.
La possibilità di avvertire dolore è un requisito fondamentale per la sopravvivenza e per la tutela della salute.
Immaginiamo, infatti, cosa potrebbe accadere se, poggiando una mano su una superficie incandescente, non percepissimo il dolore; oppure se, nel caso di una infiammazione cronica della mucosa gastrica, non avvertissimo “il bruciore di stomaco”. Nel primo caso ci troveremmo in pochi minuti senza la mano, nel secondo non prenderemmo provvedimenti salutistici e terapeutici adeguati e potremmo, così, arrivare, per esempio, a una perforazione dell’organo o a una neoplasia gastrica.

Gestione del dolore: dalla medicina “ufficiale” alla Medicina del Buon senso

Se osservassimo un automobilista che, al lampeggiare della spia della benzina, invece di recarsi a far rifornimento da un distributore, incollasse un pezzo di nastro adesivo nero sulla lampadina rossa e ritenesse di aver, così, risolto il problema, cosa penseremmo?
Chiunque lo riterrebbe una persona particolarmente disturbata!
Se questa irragionevole operazione appare bizzarra e dannosa per il funzionamento delle automobili, a maggior ragione lo è nel caso degli esseri umani. L’impiego scriteriato dei farmaci di sintesi, infatti, non solo sopprime i preziosi segnali del sistema-uomo, ma anche lo danneggia ulteriormente poiché lo intossica. Se, dunque, si vuole realmente tutelare, come prevede la Costituzione, la promozione de “la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” è, quindi, opportuno adoperarsi affinché diventi realtà diffusa una Medicina del buonsenso.

NeuroRiflessoTerapia personalizzata dei Punti dolorosi

La NeuroRiflessoTerapia personalizzata, si distingue per essere la punta di diamante di una Medicina del buonsenso in quanto prevede un procedimento del tutto innovativo ed estremamente virtuoso. Essa, infatti, (a proposito anche dell’argomento dolore) diversamente dalle altre riflessologie che intervengono sulla base di mappe precostituite, tratta solo i Punti Dolorosi indicati intuitivamente dal paziente e definiti dal medico.
Ciò comporta una notevolissima semplificazione e personalizzazione della cura che, insieme ad altri fattori, ne aumenta l’efficacia e ne amplia il campo di azione.
La Medicina dei Punti Dolorosi (altro nome con cui è denominata la NeuroRiflessoTerapia personalizzata) ha, dunque, come fattore nodale una prassi per cui il paziente viene invitato dal medico a indicare, intuitivamente, la zona cutanea dove percepisce ciò che contraddistingue la sua sofferenza; illustriamo alcuni casi: una sensazione fastidiosa (per esempio, la presenza di un corpo estraneo), uno stato d’animo penoso (per esempio, l’angoscia), una disfunzione della normale fisiologia (per esempio, uno sgradevole rallentamento della digestione), una condizione esistenziale penalizzante (per esempio, un costante senso di inadeguatezza), un dolore chiaramente percepito (per esempio, un mal di testa costrittivo e persistente) etc.
A ognuno di questi disturbi corrisponde una zona indicata dal paziente nell’ambito della quale il medico, con manovre opportune, individua con precisione un Punto Doloroso che, trattato con stimoli riflessologici meccanici, fisici o biochimici, attiva risposte terapeutiche autoprodotte.
In ultimo, è opportuno sottolineare che molte volte questi Punti Dolorosi non sono percepiti dal paziente e si svelano solo in fase di definizione da parte del medico rivelando, spesso, una dolorabilità, sorprendentemente, intensissima.
Essi, per questa ragione, sono da considerare elementi di ciò che in psicoterapia viene denominato preconscio e inconscio. Quest’ultima considerazione ci permette di apprezzare meglio uno delle tanti pregi della NeuroRiflessoTerapia personalizzata dei Punti Dolorosi: la capacità di fare emergere alla consapevolezza della coppia Terapeuta-Paziente una zonula dolente cruciale attraverso la quale attivare una reazione terapeutica consapevole, mirata, globale e, quindi, incisiva.

N.B. Per usufruire di una spiegazione completa sulla NeuroRiflessoTerapia personalizzata si può consultare il sito www.neuroriflessoterapiaroma.it; per ricevere, inoltre, informazioni direttamente dal Dott. Michele Iannelli e parlare del proprio caso personale si può telefonare al 3386151031; lasciando un messaggio in segreteria telefonica si verrà ricontattati.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

NEURORIFLESSOTERAPIA PERSONALIZZATA: CONSIDERAZIONI DI BUON SENSO SU DOLORE E PUNTI DOLOROSI ultima modifica: 2020-06-16T10:25:01+02:00 da Dott Michele Iannelli
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