In questo articolo si riporta integralmente il primo comunicato ufficiale apparso sul sito della SOCIETA SCIENTIFICA OSSIGENO OZONO TERAPIA (SIOOT) relativo al trattamento ospedaliero di pazienti ricoverati con COVID-19.
Nei paragrafi successivi si tratteggiano, inoltre, alcuni principi fondamentali di questa forma di cura.

COMUNICATO DEL PRIMO REPORT – OSSIGENO OZONO SIOOT NEI PAZIENTI RICOVERATI CON COVID-19

01/04/2020

-“Dal primo report dei primi due ospedali che hanno iniziato la terapia (ad oggi siamo a 15 strutture ospedaliere), dove si sta praticando l’Ossigeno Ozono Terapia secondo il Protocollo della Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia (SIOOT) 11 pazienti in condizione grave e gravissima hanno avuto un miglioramento rapido e decisivo.
Dopo appena cinque sedute di trattamento, dei cinque intubati uno è migliorato al punto tale da essere estubato e gli altri stanno migliorando significativamente.
Il paziente con le condizioni meno gravi, dopo poche sedute di ossigeno ozono terapia è guarito ed è tornato a casa.

L’unico deceduto del gruppo era in condizioni ampiamente compromesse. Come tentativo estremo sono state praticate solamente due sedute di ossigeno ozono, ma le sue condizione erano troppo compromesse.
Nella relazione tecnica i medici hanno scritto che dopo 5 trattamenti con Ossigeno Ozono Terapia, come da protocollo SIOOT, i pazienti stanno tutti molto meglio.

I medici hanno osservato che dopo aver praticato l’Ossigeno Ozono Terapia:

  1. Miglioramento generale delle condizioni cliniche.
  2. Normalizzazione della temperatura corporea, cioè sono sfebbrati
  3. Riduzione della Proteina C Reattiva (PRC)
  4. Normalizzazione della frequenza cardiaca
  5. Miglioramento della saturazione e riduzione del supporto di ossigeno
  6. Normalizzazione della funzione renale (creatina).

Per meglio comprendere il significato di questi dati abbiamo intervistato il Prof. Marianno Franzini, Presidente di SIOOT International e promotore insieme al Prof. Luigi Valdenassi del protocollo di cura. Secondo Franzini il dato più rilevante è che i miglioramenti sono notevoli e sono avvenuti in soli cinque giorni di terapia.
Per cercare di valutare al meglio, Franzini ha chiesto ai suoi quattro colleghi che lavorano direttamente nella cura dei pazienti affetti da covid – 19, e tutti hanno confermato che si tratta di risultati molto importanti, perchè in cinque giorni nessuno tra le persone colpite da Covid- 19 ha un miglioramento così veloce e così stabile come quello visto nei pazienti trattati con Ossigeno Ozono.

“Una dottoressa che sta trattando i malati di Covid – 19, – ha precisato Franzini – mi ha rivelato che nessun protocollo di cura sta dando risultati come quelli dell’Ossigeno Ozono Terapia”.

Alla domanda su quali sono le ragioni per cui l’Ossigeno Ozono Terapia è così efficace, Franzini ha spiegato che dalle autopsie dei deceduti a causa del Covid – 19, risulta che il virus attacca subito il microcircolo causando una disseminata trombosi.
Ed è proprio lì, oltre che all’effetto antivirale, che l’ossigeno ozono è ancora più decisivo proprio perché riattiva e rafforza il microcircolo.
“Considerando la bontà di questi primi dati, sarebbe importantissimo – ha sottolineato Franzini – fare in modo che la terapia fosse praticata all’inizio, quando il tampone si rivela positivo, in modo che possiamo curarli prima che si aggravino, riuscendo così ad abbreviare il ricovero in ospedale”.

Dott. Antonio Gaspari
Direttore Orbisphera.it”-

Che cosa è l’ozono

L’ozono è una forma particolare di ossigeno; mentre l’ossigeno (O2) è formato da due atomi, l’ozono è costituto da tre atomi (O3); ha un colore bluastro e un odore particolare e pungente.
L’ossigeno, prodotto dalle piante attraverso la fotosintesi, essendo più leggero dell’aria si porta nella parte superiore dell’atmosfera; lì le radiazioni ultraviolette, lo convertono in parte in ozono (O3).
L’ozono appena creato dal sole forma uno scudo protettivo dalle radiazioni ultraviolette, ma essendo più pesante dell’aria, tende a discendere verso la superficie terrestre. Nella sua discesa si combina con gli inquinanti, effettuando una vera a propria pulizia e igienizzazione dell’aria. L’ozono, inoltre, se si mescola con l’acqua piovana, forma il perossido di idrogeno, un composto che favorisce lo sviluppo della vegetazione.

Il percorso dell’Ozono Terapia

La storia della Ozono Terapia si contraddistingue per un itinerario incessante e progressivo caratterizzato da due direttrici interconnesse e parallele: la prima riguarda la produzione di generatori di ozono sempre più evoluti; la seconda la sperimentazione, l’applicazione e l’espansione in ambito terapeutico di questa metodica.
I primi generatori di ozono sono prodotti da Werner von Siemens in Germania nel 1857. Nel 1870 è pubblicata la prima relazione medica sugli effetti positivi dell’ozono nella “purificazione del sangue”.
Le ricerche, le sperimentazioni e le applicazioni successive avvengono soprattutto in Germania e negli Stati Uniti, ma anche in Svezia, Inghilterra, Svizzera, Francia e, in tempi più recenti, in Unione Sovietica e Cuba.
Oggi l’ozonoterapia (in virtù della quantità straordinaria di studi, di esperienze e di pubblicazioni) è una cura medica praticata e ufficialmente riconosciuta nella maggioranza della nazioni del mondo. Una terapia che ha una sua ragione di essere e di agire in quasi tutti i campi della medicina.

Meccanismo d’azione dell’Ozono Terapia

Una molecola di ozono è, come già detto, formata da tre atomi di ossigeno. Ciò la rende decisamente instabile: uno dei tre atomi, infatti, ha una forte a separarsi per accorparsi ad altre strutture molecolari: è proprio da questa instabilità che derivano le sue proprietà benefiche e terapeutiche.
La, sua natura, infatti, gli permette di modificare e danneggiare con grande efficacia le strutture molecolari di forme di vita potenzialmente patogene; ciò determina lo sterminio totale di batteri, virus e funghi anche attraverso il blocco della replicazione.
Non esiste quindi batterio, virus o fungo che possa resistere a una corretta dose di ozono, somministrata nei tempi e nelle modalità giuste.
L’ozono terapia si è dimostrata anche valida nel moderare e modulare la “Tempesta infiammatoria” scatenata dal Corona Virus e nel preservare il funzionamento del microcircolo.

Modalità di somministrazione dell’Ozono e dell’Ossigeno a scopi terapeutici

L’ozono può essere somministrato in diversi modi;

A) Autoemoinfusione:
si preleva dal paziente una quantità variabile di sangue, si immette in questo sangue una miscela gassosa di ossigeno e ozono e la si inietta con una siringa nel paziente (questa è la modalità utilizzata in ambito ospedaliero per le persone con infezione da Covid-19).

B) Iniezioni della miscela di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari.

C) Insufflazioni (attraverso piccoli cateteri) rettali, anali, vaginali, uterini e uretrali.

D) Localmente su mani, braccia, piedi e gambe.

E) Idropinica: il paziente beve acqua ozonizzata.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

CORONOVIRUS: UNA CURA EFFICACE CON L’OSSIGENO-OZONO TERAPIA? ultima modifica: 2020-04-06T20:17:01+02:00 da Dott Michele Iannelli
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