Il periodo carnevalesco, da poco terminato, ha sancito l’ulteriore successo della così detta MASCHERA DEL MEDICO DELLA PESTE.
Una maschera che oggi appare grottesca, mostruosa, ottima per qualche film dell’orrore, ma che ha un suo retroterra storico ben chiaro e anch’esso spaventoso.
Si tratta, infatti, della riproduzione di una parte o della totalità di quell’armamentario che usavano i medici per proteggersi da una malattia gravissima; tanto terribile al punto tale che il suo nome è diventato un attributo per qualificare qualcosa di molto dannoso, una persona estremamente molesta e da evitare, un odore intenso e nauseabondo etc.

Qualche notizia sulla peste

La peste, è un flagello molto antico e temuto; si è presentata (e si presenta ancora) attraverso tre forme diverse che a volte possono coesistere nella stessa persona che ne è colpita:

  • Peste polmonare: in cui il batterio infetta i polmoni. Questa forma della malattia può trasmettersi da persona a persona attraverso l’aria.
  • Peste bubbonica: è la peste più frequente; in questo caso il batterio entra nelle persone tramite la puntura di pulci infette o attraverso lesioni della cute che contattano materiale ammorbato e/o una persona infetta. Questo tipo di peste è denominata in tal modo per la presenza dei così detti bubboni, cioè un insieme di linfonodi molto ingrossati e visibilmente infiammati.
  • Peste setticemica: che consiste nella invasione del sangue da parte dei batteri.

L’intera Europa, a partire dalla devastante peste del 1350 che uccise quasi un terzo della popolazione, fu colpita, per tre secoli, mediamente ogni 12 anni da epidemie che causarono terrore, povertà e morte.

Fu solo nel 1894 che due studiosi (Yersin e Kitasato), separatamente, individuarono il batterio responsabile della peste; tale agente patogeno fu denominato Yersinia pestis; nel contempo furono anche chiarite le modalità della diffusione e del contagio.

La maschera del medico della peste

Il Medico della Peste, operava in tutta Europa già nel medioevo e si difendeva dal contagio in modo artigianale e variegato. Un medico francese, di nome Charles de Lorme, nel XVII secolo, sulla base delle esperienze pregresse, formulò un modello di vestizione razionale; l’obiettivo era di isolare nel modo migliore il curante per evitare ogni contatto diretto con l’appestato
Il vestito, progettato da Charles de Lorme, era di tela cerata e copriva interamente il Medico della Peste dalla testa ai piedi e si connetteva ai bordi della maschera.
La maschera del Medico della Peste copriva il viso con un ovale in cui si aprivano due fori tondi sigillati con il vetro, all’altezza degli occhi, per permettere la visione
Nella parte inferiore del viso, si allungava un nasone ricurvo, molto simile a un grosso becco di “uccellaccio”; esso, attraverso piccole feritoie orizzontali, permetteva al medico di respirare. Il becco veniva poi riempito di erbe aromatiche che avevano il compito di neutralizzare il potenziale contagioso del miasma. La protezione era resa completa da un paio di guanti e da una bacchetta che serviva a ispezionare l’appestato rimanendo a una certa distanza e a non toccarlo neanche con i guanti.

DOTT. MICHELE IANNELLI
Medico, Specialista in Psicologia Clinica, Esperto in Neuroriflessoterapia Personalizzata (Medicina Punti Dolorosi), Psicoterapeuta, Omeopata, Floriterapeuta e Trainer di Camminata Metabolica.
Via Pozzuoli 7 Studio interno b3 - 00182 ROMA (Metro San Giovanni) - Telefono 3386151031 Email: olopsi@libero.it

LA TERRIFICANTE MASCHERA DEL MEDICO DELLA PESTE ultima modifica: 2023-02-28T12:14:46+01:00 da Dott Michele Iannelli
Shares
Share This